Prima di vedere la lista dei nostri avvocati divorzisti di Milano, è bene sapere che per trovare il migliore avvocato divorzista di Milano è fondamentale saper analizzare quali sono i requisiti per essere un avvocato esperto nella soluzione di vicende familiari delicate quanto le separazioni, i divorzi, le successioni, le adozioni e gli affidamenti di minori.
Oltre ad una indubbia competenza tecnica, di cui parleremo successivamente, è necessario un particolare intuitus personae, da intendersi come un insieme di qualità personali tali da trasmettere innanzitutto al cliente stesso la fiducia personale nel professionista prescelto. Il mandato fiduciario che si conferisce ad un avvocato divorzista, infatti, è forse quello più importante nella vita di una persona: il legale incaricato avrà la responsabilità di dover risolvere una situazione personale, prima ancora che patrimoniale, molto delicata, districandosi fra legislazione codicistica, legislazione speciale, avvocati di controparte e giudici.
Il tutto senza mai dimenticare la funzione precipua dell’avvocato familiarista: quello della protezione dei soggetti più deboli. Il Tribunale di Milano, sul punto, ha espresso un orientamento molto importante tramite una ordinanza datata 23 marzo 2016, quello secondo cui “l’Avvocato deve sempre anteporre l’interesse primario del minore e, in virtù di esso, arginare la micro-conflittualità genitoriale, scoraggiare litigi strumentali al mero scontro moglie-marito, proteggere il bambino dalle conseguenze dannose della lite. In particolare, assumendo una posizione “comune” a difesa del bambino e non assecondando diverbi fondati su situazioni prive di concreta rilevanza”.
Il migliore avvocato divorzista, in altri termini, non è colui che incoraggia la lite, ma è colui che tende, sulla base dell’esperienza e della competenza specifica e specializzata nella materia, a risolvere il conflitto.
Quali sono gli altri requisiti per essere il migliore avvocato divorzista di Milano?
Oltre ad una particolare sensibilità, è fondamentale ed imprescindibile una preparazione specifica in materia di diritto matrimoniale, minorile e, in generale in materia di diritti delle persone. Spesso si pensa che la materia divorzile sia molto semplice, per questo molti avvocati assumono mandati senza conoscere in modo dettagliato la materia, come succede in molti altri rami del diritto.
Il diritto di famiglia, tuttavia, non è semplice come si potrebbe esser portati a credere.
Esso si compone di norme del codice civile, sin dall’art. 74 c.c. e seguenti, con le disposizioni in materia parentale, passando per il matrimonio, dalla promessa sino alla separazione coniugale e sino ad arrivare relative alle norme relative alla paternità e alle azioni di stato. In tutto questo non si deve dimenticare che parte della legislazione in materia di famiglia non si trova nel Codice Civile, ma è contenuta in leggi speciali: ad esempio la normativa sul divorzio (Legge n. 898 del 1° dicembre 1970), quella sulla adozione (Legge n. 184 del 1983) e, ultima solo in ordine di tempo, la legge sulle Unioni Civili e sulle Convivenze di Fatto (Legge n. 76/2016). Infine, deve anche tenersi in considerazione il fatto che la legislazione in materia di famiglia è quella che, negli ultimi dieci anni, ha subito le più importanti modifiche, spesso salite anche alla ribalta delle cronache quotidiane, fra cui: la importantissima Riforma della filiazione (Legge 10/12/2012 n° 219 e D.lgs. 154\2013), la c.d. Legge sulla continuità affettiva (Legge 19 ottobre 2015, n. 173) e la cosiddetta Legge sul divorzio breve (Legge 6 maggio 2015, n. 55).
Il professionista prescelto dovrà quindi sapersi muovere fra le maglie di numerose ed impervie normative, coordinando i dettami del legislatore con la specifica giurisprudenza in materia e tenendo sempre presente il suo ruolo di soggetto preposto alla protezione degli interessi dei più deboli.
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