Cerca un Avvocato

Cerca un avvocato per città e materia di interesse

La ex moglie ha diritto ad un assegno di divorzio parametrato al suo contributo

La ex moglie ha diritto ad un assegno di divorzio parametrato al suo contributo
Spread the love

Il Tribunale di Alessandria, con la sentenza del 19 luglio 2018, ha reso la prima pronuncia edita dopo l’intervento della Cassazione a Sezioni Unite, sancendo che la ex moglie ha diritto ad un assegno di divorzio parametrato al suo contributo alla vita familiare. Cosa significa? Come noto dopo le Sezioni Unite è cambiata la interpretazione dell’assegno di divorzio. In un primo momento la Corte di Cassazione, l’11 luglio 2018, n. 18287, aveva statuito che il coniuge dovesse rendersi autosufficiente. Oggi, invece, le Sezioni Unite hanno mutato ancora una volta la concezione dell’assegno di divorzio.

Come mai tante diverse interpretazioni?

L’art. 5 c. 6 stabilisce che l’ex coniuge ha diritto all’assegno di divorzio quando non abbia mezzi adeguati. E quando non possa procurarseli per ragioni obiettive. Il problema nasce dalla interpretazione del concetto “mezzi adeguati”.

Quali sarebbero i mezzi adeguati? E perché non sarebbe in grado di procurarseli?

Secondo le Sezioni Unite la verifica dei “mezzi adeguati” è da effettuare tenuto conto degli altri indicatori dell’art. 5, c.6. Quindi, tenuto conto

– delle condizioni dei coniugi

– delle ragioni della decisione

– del contributo personale ed economico dato da ciascuno alla conduzione familiare ed alla formazione del patrimonio di ciascuno o di quello comune

– del reddito di entrambi

– della durata del matrimonio

La ex moglie ha diritto ad un assegno di divorzio?

La ex moglie ha diritto ad un assegno di divorzio?

La ex moglie ha diritto ad un assegno di divorzio?

Il Tribunale di Alessandria, quindi, è intervenuto prendendo a modello le indicazioni date dalle SS. UU.

Secondo i Giudici Alessandrini, i parametri contenuti nell’art. 5 L. divorzio sono da considerarsi equiparati. La funzione assistenziale si compone anche di un contenuto perequativo-compensativo che discende dalla declinazione costituzionale del principio di solidarietà. Il Tribunale quindi ha iniziato la disamina con una comparazione delle condizioni economiche dei coniugi. Oltre ai redditi di ciascuno e al grado di autonomia che ne consenta l’autosufficienza però deve essere – secondo i Giudici – esaminato in concreto il contributo fornito nella realizzazione della vita familiare.

Cosa significa?

Significa tener conto delle aspettative professionali sacrificate, valutare la durata del matrimonio e l’età del richiedente.

Quindi la ex moglie ha diritto ad un assegno di divorzio sempre?

La risposta è no. La vicenda deve essere esaminata caso per caso. Nel caso qui riportato il Tribunale di Alessandria ha concesso alla ex moglie l’assegno di divorzio. Ha motivato sostenendo che la ex moglie non aveva redditi e nel corso del matrimonio non aveva mai lavorato. La donna, inoltre, si era dedicata interamente alla famiglia, a 51 anno non aveva un “curriculum” ed era persino affetta da malattia e riconosciuta invalida al 46%.

E’ chiaro quindi che ogni caso è diverso l’uno dall’altro. Si consiglia di consultare un avvocato divorzista quanto prima per capire se nel proprio caso la ex moglie ha diritto ad un assegno di divorzio. Clicca in alto sul motore di ricerca per trovare subito un avvocato divorzista nella tua città!

 

Avvocati in evidenza